Anche la politica scende in campo per evitare la chiusura dello stabilimento Comital di Nembro, specializzato nelle produzione di film in alluminio e al quale fanno capo marchi quali “Domopack” e “Cucki”. La notizia della cessazione delle attività e dell’avvio delle procedure di mobilità per tutti i 97 dipendenti dell’azienda ha allarmato i deputati bergamaschi che sono scesi in campo per ribadire la tutela dei diritti dei lavoratori interessati. Destra e sinistra per una volta dalla stessa parte: a parteggiare per il mantenimento dell’attività lavorativa nel comune orobico sono tutte le forze politiche bergamasche presenti in Parlamento. A firmare la deposizione inviata ai ministri dello sviluppo economico e del welfare sono stati Antonio Misiani e Giovanni Sanga del Pd, Giacomo Stucchi della Lega Nord, Gabriele Cimadoro e Sergio Piffari dell’Italia dei Valori e Savino Pezzotta, esponente dell’Udc. «La vicenda Comital - commenta Misiani - è l'ennesimo duro colpo per la Val Seriana, una realtà duramente penalizzata dalla crisi economica in atto. A Nembro sono a rischio cento posti di lavoro: è necessario far recedere la proprietà dall'intenzione di chiudere lo stabilimento, difendendo un insediamento produttivo di grande importanza per il territorio». Intanto la crisi economica non smette di mietere vittime: contratti non rinnovati, sempre più casse integrazioni, sia nuove che “allungate”. Come nel caso dell’azienda metalmeccanica “To ora”: ieri tina, una delegazione sindacale, ha firmato un ulteriore anno di cassa integrazione straordinaria a partire da questa mattina per le 176 persone che operano nei tre stabilimenti, quello di San Paolo d'Argon, di Costa di Mezzate e di Carobbio degli Angeli.
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