giovedì 16 febbraio 2012

L'ECO DI BERGAMO - 16/02/12 - SEGRETARIO LEGA. STUCCHI IN POLE MA TIFA GIORGETTI

Giacomo Stucchi c'è, ma tifa Giancarlo Giorgetti. Il deputato bergamasco (dopo che è sfumata la sua successione a Marco Reguzzoni come capogruppo alla Camera) conferma i rumors che lo danno tra i papabili alla segretaria nazionale della Lega, ritenendo, però, l'attuale reggente come il miglior timoniere anche per il futuro. Il congresso lombardo della Lega è annunciato entro giugno, dopo la tornata delle amministrative e dopo i congressi provinciali (quello orobico l'11 marzo, a stretto giro di boa dalle Primarie del 26 febbraio, per la scelta dei delegati). Intanto si è scatenato il toto-leader e nella rosa se la giocherebbero in cinque: il bergamasco Giacomo Stucchi (sponsorizzato dalla base locale), l'europarlamentare milanese Matteo Salvini, il vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Gibelli, il deputato bresciano Davide Caparini e, appunto, il segretario in carica, Giancarlo Giorgetti. Che - per la cronaca - sta esaurendo il secondo mandato (è alla guida del movimento lombardo dal 2002) e quindi, da Statuto, non sarebbe più ricandidabile. Salvo deroga. Ed è quella che auspica Stucchi, ritenendo il Giorgetti tris «la soluzione migliore». «Non che gli altri siano meno validi o che io mi tiri indietro – precisa Stucchi –, ma Giorgetti è un "gioiellino" che dobbiamo tenerci, una persona pragmatica, che non gioca con l'immagine ma parla con i fatti. È stato all'altezza di tante questioni». Secondo Stucchi la continuità non sarebbe in contrasto con la richiesta di rinnovamento della base: «Giorgetti ha 44 anni, è un giovane che però ha già maturato un'esperienza istituzionale che gli permette di reggere una segreteria impegnativa come quella lombarda». Il dato anagrafico accomuna i cinque competitors (Stucchi è classe 1969, Gibelli classe 1968, Giorgetti 1966, Caparini 1967 e Salvini 1973), così come i buoni rapporti con Roberto Maroni e Roberto Calderoli (oltre che con Bossi: Davide Caparini è figlio di Bruno, proprietario del castello di Ponte di Legno dove il senatùr trascorreva le vacanze). Entrature fondamentali in questo momento anti-cerchista.Benedetta Ravizza

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