mercoledì 30 marzo 2011

ECO DI BERGAMO - 30/03/11 - L'INTERVISTA ANGELA MARAVENTANO "LAMPEDUSA CI SALVERA', L'ANNESSIONE A BERGAMO"

Angela Maraventano è senatrice della Lega e, dopo una revoca della delega, è tornata vicesindaco di Lampedusa. Una doppia veste «scomoda» in queste ore drammatiche per l'isola siciliana, alle prese con l'emergenza immigrazione. Qualche anno fa lanciò l'idea dell'annessione di Lampedusa alla provincia di Bergamo. «Resta il mio più forte desiderio. Bergamo per noi è la salvezza», ribadisce.Senatrice, è sull'isola?«Torno a Lampedusa ogni fine settimana, dov'è la mia famiglia. Ho un filo diretto continuo con l'amministrazione e i comitati locali».Com'è la situazione?«È una situazione critica e la popolazione è giustamente stremata, si sente abbandonata».L'emergenza c'è?«L'emergenza c'è, perché le persone che sbarcano sono immigrati clandestini, soprattutto tunisini. Solo due barche trasportavano profughi».Il governo sta varando il «piano di svuotamento». Funzionerà?«Senza ombra di dubbio. Nel giro di pochi giorni gli immigrati verranno smistati in vari centri d'Italia e si potrà tornare alla normalità».Secondo molti, l'intervento del governo è tardivo.«Il governo, con i ministri Maroni e Frattini in prima linea, ha lavorato 24 ore su 24 e benissimo per risolvere questa emergenza, che io ho vissuto sulla pelle. Nessuno ha la bacchetta magica. Qualsiasi governo, di fronte a un esodo come questo, massiccio e concentrato in pochi giorni, avrebbe avuto le stesse difficoltà. Che invece in questo caso sono state strumentalizzate».Ad esempio dal governatore della Sicilia Raffaele Lombardo?«Sono arrabbiatissima con Lombardo, che ha fatto della strumentalizzazione politica e del terrorismo psicologico. Mi dispiace, perché pensavo che stesse iniziando a fare un lavoro serio per la Sicilia, volevo dargli fiducia. Invece si è dimostrato ancora una volta poco affidabile. A Lampedusa è venuto a fare una passeggiata con le telecamere. Ha detto che era merito suo se è arrivata l'acqua, invece senza l'intervento del ministero della Difesa nulla si sarebbe mosso».In questi giorni si è trovata a fianco dei lampedusani, che spesso hanno attaccato la Lega, il suo partito, sostenendo: «Gli immigrati? Li mandino in Padania».«I lampedusani sono giustamente stanchi e sconfortati, ma in questi attacchi alla Lega sono stati fomentati da chi in questi giorni è venuto sull'isola solo per fare propaganda».Quindi è d'accordo che gli immigrati vadano distribuiti tra tutte le Regioni, anche del Nord?«La torta va spartita, e ognuno deve fare la sua parte. È però indubbio che in questo momento il Nord ha molti più immigrati del Sud. Il problema non è il Nord».Qual è allora il problema?«La Comunità europea e soprattutto la Francia, che anziché fare la sua parte chiude le frontiere a Ventimiglia. Anche se la soluzione migliore, certo, resta aiutare i libici e i tunisini nella loro terra».Qualche anno fa aveva lanciato l'idea dell'annessione di Lampedusa alla provincia di Bergamo. Ne è ancora convinta?«Il mio unico desiderio è sempre quello e magari si avverasse domani mattina. Tutti i lampedusani, salvo qualche piccolo gruppetto, voterebbero a favore».Come mai?«Perché Bergamo è l'unica salvezza per Lampedusa. I lampedusani sono abituati alla sopravvivenza, si sono fatti tutto da soli, senza Stato né Regione, ed è da 20 anni che affrontano gli sbarchi, dandosi da fare anche per aiutare chi arriva. Però è solo grazie alla Lega che ora posso dire qualche parola in più per far valere la voce dei lampedusani e lottare per il territorio. È stato l'onorevole bergamasco Giacomo Stucchi a intervenire quando i lampedusani morivano perché sull'isola non c'era neanche un medico».Quindi anche Bergamo, ora, dovrebbe fare la sua parte, per affrontare l'emergenza?«Ripeto che la parte la devono fare tutti, non solo Bergamo».Da Bergamo arrivano anche molti turisti. La prossima stagione secondo lei è compromessa?«Spero di no. Se il piano del governo risolve la situazione e la Tunisia rispetta i patti, ci sono ancora margini per sistemare l'isola in tempo, fare campagne pubblicitarie e aumentare i voli, dando la possibilità a tutti di venire a fare il bagno nel nostro meraviglioso mare».

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