venerdì 22 ottobre 2010

GIORNALE DI BERGAMO.COM - 22/10/10 - RABBIA "VALBREM" IN CORTEO. OPERAI, SINDACI E CONSIGLIERI REGIONALE CHIEDONO AL GOVERNO

Marcia della disperazione da Lenna a Piazza Brembana per i 117 dipendenti della Valbrem, che la casa madre svizzera Ronal vorrebbe chiudere entro gennaio, a tre anni dall’acquisizione firmata nel 2007 con il gruppo Mazzucconi. La battaglia per salvare una delle tre ultime, grandi aziende metalmeccaniche della Val Brembana - le altre sono SMI e Cms - sta mobilitando anche le forze politiche e dopo l’intervento del Pd, che chiede misure di disincentivazione contro la Ronal, ieri è stata la volta della Lega Nord, in campo con un’interrogazione firmata dagli onorevoli Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Consiglio Nunziante e Pierguido Vanalli e rivolta al ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi e al vicepremier Giulio Tremonti (Economia). «Quello della Valbrem è l’ennesimo scempio economico che si verifica nella Provincia di Bergamo - ha commentato l’onorevole Consiglio dopo l’incontro con i lavoratori, ieri mattina nella sede della Comunità montana - ci impegneremo a salvaguardare l’economia delle nostre Valli e il reddito dei nostri lavoratori, che pagano decisioni strategiche aziendali non sempre giustificate. Abbiamo presentato con gli altri deputati bergamaschi della Lega Nord un atto di sindacato ispettivo, con il quale chiediamo al ministro Sacconi e al ministro Tremonti che si faccia chiarezza sull’annunciata decisione della chiusura degli stabilimenti di Lenna e Presezzo e si tutelino i lavoratori coinvolti. Inoltre - conclude l’onorevole Consiglio - tali gravi scelte imprenditoriali rischierebbero di vanificare il positivo ritorno socioeconomico sotteso allo sforzo sostenuto dalla Lega Nord in Regione Lombardia e in Provincia di Bergamo per la costruzione di importanti infrastrutture in Valle Brembana». Oltre a ribadire la desertificazione industriale dell’area, l’interrogazione prende le mosse dall’accordo sottoscritto nel 2009 con i sindacati per un processo di ristrutturazione che riguardava i 160 lavoratori allora in forza, grazie al quale si garantiva, comunque, il mantenimento dei siti produttivi di Presezzo e Lenna, chiedendo a Tremonti e Sacconi di invitare la Ronal a valutare soluzioni alternative alla chiusura attraverso l’istituzione di un tavolo di confronto, mettendo a disposizione tutte le risorse necessarie per garantire comunque la continuità del reddito ai lavoratori interessati. «Serve assolutamente prorogare la cassa in deroga fino al 2011 - dichiarano Margherita Dozzi della Fiom e Gianfranco Maifredi della Fim - per consentire ai lavoratori di agganciare una nuova fare di cigs nei prossimi due anni».

Nessun commento: