Autorità, politici e istituzioni ad Erbuscoper la nuova tappa di una storia lunga 130 anniIl vescovo: «Grande soddisfazione per il lavoro»
Dino NikpaljCentotrent'anni di storia e una notte d'attesa. Quella che al Centro Stampa Quotidiani di Erbusco ha scandito la nascita, fresco fresco di rotativa, de L'Eco di Bergamo nuova versione. Una grafica accattivante e un formato tutto da scoprire: pagina dopo pagina.Un giornale fruibile e moderno che il vescovo Francesco Beschi ha definito «non solo un'opera di riorganizzazione grafica, ma un enorme lavoro apprezzabile anche per la riflessione che l'ha accompagnato: riuscire cioè a proporsi ai lettori e al territorio in modo nuovo, rispettando le proprie caratteristiche fondamentali. Non posso che esprimere grande soddisfazione per il lavoro fatto».Diretta su Bergamo TvLa serata è stata seguita passo a passo dalle telecamere di Bergamo Tv, che hanno dedicato uno speciale in diretta da Erbusco, condotto da Max Pavan e Francesca Manenti. Un evento che ha visto la partecipazione delle principali autorità bergamasche in una cena che ha accompagnato l'attesa del via alle rotative, a mezzanotte: da monsignor Francesco Beschi al presidente della Sesaab (la nostra società editrice) Emilio Moreschi, passando per l'amministratore delegato Massimo Cincera e monsignor Lucio Carminati, vicepresidente del gruppo e delegato vescovile per le attività economiche. Anche il sindaco di Bergamo Franco Tentorio non ha voluto mancare all'appuntamento, insieme al presidente del Consiglio di gestione di Ubi Banca Emilio Zanetti e al presidente del Tribunale Ezio Siniscalchi e a monsignor Alberto Carrara, delegato vescovile per la comunicazione e cultura. Molto nutrita la rappresentanza parlamentare, decisamente bipartisan: dal decano Mirko Tremaglia, alle «matricole» Alessandra Gallone, Sergio Piffari, Mauro Ceruti e Ivan Rota, passando per Giorgio Jannone, Gregorio Fontana, Valerio Carrara, Giovanni Sanga, Antonio Misiani, Giacomo Stucchi, Carolina Lussana e Savino Pezzotta. Assente causa indisposizione, Gabriele Cimadoro. Il Pirellone era rappresentato dagli assessori made in Bg Marcello Raimondi e Daniele Belotti, nonché da Valerio Bettoni, past president in Provincia, rappresentata per l'occasione da Silvia Lanzani. Il mondo economico e socialePer l'Università c'era il rettore Stefano Paleari, per la Camera di Commercio il presidente Paolo Malvestiti, per i Riuniti il direttore generale Carlo Bonometti, per l'aeroporto il presidente Mario Ratti. Presenti anche il segretario regionale Cisl Gigi Petteni e quello provinciale Ferdinando Piccinini, il provveditore Luigi Roffia, l'ex sindaco Roberto Bruni, il direttore del carcere Antonino Porcino, il comandante provinciale dei carabinieri Roberto Tortorella e quello della Guardia di Finanza Giancarlo Trotta. Numerosi gli esponenti del mondo imprenditoriale: il presidente di Confindustria Carlo Mazzoleni, Antonio Percassi, Alberto Bombassei, Tito Lombardini, i presidenti dell'associazione artigiani Angelo Carrara, di Confcooperative Sergio Bonetti e di Confesercenti Giorgio Ambrosioni. C'erano anche don Fausto Resmini, il presidente del Cai Paolo Valoti, quello del Csi Vittorio Bosio. Tra i giornalisti, oltre al nostro direttore Ettore Ongis, quelli delle altre testate del gruppo: Giorgio Gandola (La Provincia) e Luigi Losa (Il Cittadino) più gli «ospiti» Giacomo Scanzi del Giornale di Brescia (che stampa al Csq) e Paolo Agnelli, editore del Giornale di Bergamo, insieme a Giorgio Gori e alla moglie Cristina Parodi. Ma in una serata che guardava al futuro non potevano mancare le colonne dell'Eco che fu, come lo storico proto Paolo Tarchini, Giuseppe Belloli, direttore amministrativo dell'allora Sesa, insieme a Renzo Testa, già vicepresidente della Spm. Passato, presente e futuro: 130 anni dopo, la storia continua.
Dino NikpaljCentotrent'anni di storia e una notte d'attesa. Quella che al Centro Stampa Quotidiani di Erbusco ha scandito la nascita, fresco fresco di rotativa, de L'Eco di Bergamo nuova versione. Una grafica accattivante e un formato tutto da scoprire: pagina dopo pagina.Un giornale fruibile e moderno che il vescovo Francesco Beschi ha definito «non solo un'opera di riorganizzazione grafica, ma un enorme lavoro apprezzabile anche per la riflessione che l'ha accompagnato: riuscire cioè a proporsi ai lettori e al territorio in modo nuovo, rispettando le proprie caratteristiche fondamentali. Non posso che esprimere grande soddisfazione per il lavoro fatto».Diretta su Bergamo TvLa serata è stata seguita passo a passo dalle telecamere di Bergamo Tv, che hanno dedicato uno speciale in diretta da Erbusco, condotto da Max Pavan e Francesca Manenti. Un evento che ha visto la partecipazione delle principali autorità bergamasche in una cena che ha accompagnato l'attesa del via alle rotative, a mezzanotte: da monsignor Francesco Beschi al presidente della Sesaab (la nostra società editrice) Emilio Moreschi, passando per l'amministratore delegato Massimo Cincera e monsignor Lucio Carminati, vicepresidente del gruppo e delegato vescovile per le attività economiche. Anche il sindaco di Bergamo Franco Tentorio non ha voluto mancare all'appuntamento, insieme al presidente del Consiglio di gestione di Ubi Banca Emilio Zanetti e al presidente del Tribunale Ezio Siniscalchi e a monsignor Alberto Carrara, delegato vescovile per la comunicazione e cultura. Molto nutrita la rappresentanza parlamentare, decisamente bipartisan: dal decano Mirko Tremaglia, alle «matricole» Alessandra Gallone, Sergio Piffari, Mauro Ceruti e Ivan Rota, passando per Giorgio Jannone, Gregorio Fontana, Valerio Carrara, Giovanni Sanga, Antonio Misiani, Giacomo Stucchi, Carolina Lussana e Savino Pezzotta. Assente causa indisposizione, Gabriele Cimadoro. Il Pirellone era rappresentato dagli assessori made in Bg Marcello Raimondi e Daniele Belotti, nonché da Valerio Bettoni, past president in Provincia, rappresentata per l'occasione da Silvia Lanzani. Il mondo economico e socialePer l'Università c'era il rettore Stefano Paleari, per la Camera di Commercio il presidente Paolo Malvestiti, per i Riuniti il direttore generale Carlo Bonometti, per l'aeroporto il presidente Mario Ratti. Presenti anche il segretario regionale Cisl Gigi Petteni e quello provinciale Ferdinando Piccinini, il provveditore Luigi Roffia, l'ex sindaco Roberto Bruni, il direttore del carcere Antonino Porcino, il comandante provinciale dei carabinieri Roberto Tortorella e quello della Guardia di Finanza Giancarlo Trotta. Numerosi gli esponenti del mondo imprenditoriale: il presidente di Confindustria Carlo Mazzoleni, Antonio Percassi, Alberto Bombassei, Tito Lombardini, i presidenti dell'associazione artigiani Angelo Carrara, di Confcooperative Sergio Bonetti e di Confesercenti Giorgio Ambrosioni. C'erano anche don Fausto Resmini, il presidente del Cai Paolo Valoti, quello del Csi Vittorio Bosio. Tra i giornalisti, oltre al nostro direttore Ettore Ongis, quelli delle altre testate del gruppo: Giorgio Gandola (La Provincia) e Luigi Losa (Il Cittadino) più gli «ospiti» Giacomo Scanzi del Giornale di Brescia (che stampa al Csq) e Paolo Agnelli, editore del Giornale di Bergamo, insieme a Giorgio Gori e alla moglie Cristina Parodi. Ma in una serata che guardava al futuro non potevano mancare le colonne dell'Eco che fu, come lo storico proto Paolo Tarchini, Giuseppe Belloli, direttore amministrativo dell'allora Sesa, insieme a Renzo Testa, già vicepresidente della Spm. Passato, presente e futuro: 130 anni dopo, la storia continua.
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