venerdì 19 febbraio 2010

ECO DI BERGAMO - 19/02/10 - CACCIA AL PARLAMENTARE POSITIVO AL TEST SULLA COCAINA

ROMALa privacy lo tutela ma la caccia al parlamentare risultato positivo al test antidroga è partita. Per ora il suo nome è sconosciuto. Ma tanto basta per aver già creato un certo clamore nei palazzi della politica, e non solo.Deputato o senatore, uomo o donna, il positivo alla cocaina è uno dei 232 parlamentari – tutti gli altri sono risultati negativi – che si sono sottoposti volontariamente e anonimamente alle analisi su invito del sottosegretario Carlo Giovanardi, responsabile del Dipartimento nazionale antidroga. Il suo essere unico, se sul piano numerico è quasi insignificante, alimenta invece la curiosità sull'identità del consumatore di cocaina che siede al Parlamento.«Non so chi sia – dice Giovanardi –, non ne ho la più pallida idea. Il risultato del test è segreto». E soprattutto sarà «impossibile» conoscere il nome del parlamentare in questione perché, spiega il sottosegretario, «i test sono identificati con un codice conosciuto solo dalla persona che si è sottoposta al test, e il risultato può essere ritirato esclusivamente con una scheda in possesso dall'interessato».Perché una persona che sa di aver assunto droga si sottopone poi a un test? «Non ho un'opinione su questo», risponde Giovanardi. La positività alla cocaina del parlamentare è emersa dall'esame del capello, effettuato con due campioni ripetuti in due diversi laboratori. Secondo indiscrezioni, il campione di urine sarebbe invece risultato negativo. E questo potrebbe voler dire che l'assunzione non è avvenuta in tempi recentissimi, spiegando così il motivo per cui l'anonimo parlamentare abbia deciso di sottoporsi al test.Dei 232 parlamentari, più o meno un terzo del totale, 147, hanno dato il proprio consenso a rendere noti i risultati e il proprio nome mentre 29 non l'hanno concesso; 176 hanno ritirato il referto, mentre 56 no. Gli accertamenti sono stati effettuati in laboratori di alto livello sui reperti prelevati, urina e capelli, svolti dal 9 al 13 novembre 2009. È stata un'adesione bipartisan quella al test antidroga. Fra i nomi compaiono Paola Binetti, Pier Ferdinando Casini, Sandro Bondi, Cesare Damiano, Maurizio Gasparri, Enrico La Loggia, Ermete Realacci, Renato Schifani, Roberto Speciale, Lucio Stanca, Vincenzo Vita. E naturalmente, il promotore dell'iniziativa, Carlo Giovanardi. Anche Antonio Di Pietro si è sottoposto al test, ma il suo nome non compare nell'elenco fornito dal Dipartimento antidroga.«Nel caso ci siano stati disguidi burocratici – spiega un comunicato dell'Italia dei valori –, Di Pietro chiederà oggi stesso, nuovamente, di rendere noti i risultati». Il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, pur non comparendo nell'elenco, fa sapere di essere risultata negativa alle analisi e di non aver mai negato il consenso al test.Giovanardi è soddisfatto dei risultati. Prova – sottolinea – che «il Parlamento non è un covo di drogati come alcuni avevano voluto dimostrare». Smentendo così, in qualche modo, i risultati di un test improvvisato della trasmissione «Le iene» (che costò loro una condanna per violazione della privacy) dell'ottobre 2006, che senza il consenso degli interessati e ricorrendo allo stratagemma di tamponi di sudore rilevarono 16 positivi su 66 parlamentari. Il sottosegretario rilancia poi la sua proposta: l'obbligo per deputati e senatori di essere sottoposti al testa antidroga. «Io sarei favorevole a una legge in tal senso». Critiche al test da Francesco Nucara, segretario del Pri: «La geniale trovata di Giovanardi è servita soltanto a screditare ulteriormente la rispettabilità del Parlamento».Tra i parlamentari bergamaschi che hanno autorizzato la pubblicazione dell'esito del test (negativo per tutti) Consiglio Nunziante, Ettore Pirovano e Giacomo Stucchi della Lega, Giorgio Jannone del Popolo della libertà e Ivan Rota dell'Italia dei valori. Intanto, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, che si era fatto promotore di un'iniziativa analoga alla quale hanno aderito 102 parlamentari, ha annunciato che la prossima settimana saranno resi noti i risultati; tuttavia ha fatto sapere che i test sono tutti negativi.

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