martedì 9 dicembre 2008

L'ECO DI BERGAMO 9/12/08-PARLAMENTARI, BERGAMO FA 22. LA GALLONE A PALAZZO MADAMA

«Come mi sento? Come se parlassi di un'altra persona e non di me...». La notizia l'ha raggiunta un attimo fuori mano, in quel di Casale Monferrato, dove era al seguito della figlia Maria Beatrice, 12 anni, impegnata in un torneo della Foppapedretti di volley: Alessandra Gallone va a Roma, subentra a Palazzo Madama a Luigi Scotti, senatore azzurro scomparso improvvisamente ieri mattina all'età di 72 anni. L'esponente di An era la prima dei non eletti e quindi il subentro nel collegio regionale è automatico: martedì ci sarà la seduta della Giunta per le elezioni e mercoledì il debutto romano.Dal 1995 in Consiglio comunale«Speravo che prima o poi sarebbe successo, ma non avrei mai voluto che capitasse in questo modo...» spiega la neo-senatrice con riferimento alla scomparsa di Scotti «carissimo amico del nostro presidente Silvio Berlusconi al quale va tutta la mia vicinanza». Ma il momento è arrivato, annunciato da una telefonata del ministro Ignazio La Russa e confermata poco dopo dal capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. Sposata con Stefano, anni 42 («Visto che il limite per la candidatura al Senato è di 40, non posso nemmeno bluffare, ormai il danno è fatto...»), laureata all'Università di Bergamo in Lingue e letterature straniere, insegnante, Alessandra Gallone fa il suo debutto in politica nel 1995 quando viene eletta consigliere comunale di An a Palafrizzoni. Sono quattro anni di dura opposizione fianco a fianco a Franco Tentorio e Pierluigi Buzzanca: nel 1999 il centrodestra vince le elezioni ed il trio di An passa tra i banchi della Giunta Veneziani in blocco. Alla Gallone va l'assessorato ai Servizi educativi che regge per 5 anni. Nel 2004 vince il centrosinistra e c'è il ritorno tra i banchi dell'opposizione dove siede ancora oggi «e dove martedì sarò ancora a dare battaglia». Tra l'altro la carica di consigliere comunale non è incompatibile con quella di senatrice, ma le valutazioni su un eventuale passaggio di consegne con Buzzanca (hai visto mai...) saranno fatte di concerto con il partito, e tenuto conto che siamo agli sgoccioli del mandato potrebbero non esserci novità in tal senso.«Facciamo più forte Bergamo»Con la Gallone, la variegata presenza nostrana a Roma raggiunge quota 22, ma l'esponente di An è la prima senatrice bergamasca della storia: prima di lei il tabellino segna Ernesta Belussi, Luciana Frosio Roncalli, Valentina Lanfranchi, Carolina Lussana, Mariolina Moioli, Silvana Mura, Maddalena Perquis, Vittoria Quarenghi e Giuliana Reduzzi, in rigoroso ordine alfabetico. Tutte elette però alla Camera.«Il mio obiettivo è rafforzare la presenza bergamasca a Roma, perché fare squadra è ancora più importante in momenti difficili come questo. Da parte mia cercherò di continuare a lavorare come ho sempre fatto in questi 14 anni di politica attiva, col massimo impegno, con tanta curiosità e stando il più possibile vicino alla gente, ai suoi problemi veri», spiega. Ma c'è anche una sfida di puro sapore politico «ed è quella del Pdl, che ora possiamo giocare ancora più da protagonisti». Certo, passare da Palafrizzoni a Palamadama in quattro e quattr'otto e decisamente un bel salto «e non nascondo che mi spaventi un po', ma conto anche sulla collaborazione dei colleghi bergamaschi». Dal leghista Giacomo Stucchi arriva subito un «benvenuto e in bocca al lupo alla neosenatrice». A Palazzo Madama troverà sul lato dell'opposizione Mauro Ceruti e da quello della maggioranza Valerio Carrara e Roberto Castelli. Oltre tecnicamente a Roberto Calderoli che però siede sul lato del governo. Un altro dato storico, e il secondo esponente bergamasco doc che la destra manda a Roma, dopo l'eterno Mirko Tremaglia, sulla breccia no stop dal 1972. Il terzo se ci aggiungiamo l'adottato (nel senso di residenza) Massimo Corsaro, già alla Camera da qualche mese.

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