Dalla Regione
arrivano i fondi per la tangenziale est di Verdello. A sorpresa martedì nel
Patto per la Lombardia saranno inseriti i primi 4,6 milioni di euro sugli 8 che
il Pirellone si era impegnato a stanziare per l’opera. I restanti 3,4
arriveranno entro qualche settimana. Uno stanziamento non previsto, frutto del
pressing del territorio per risolvere uno dei nodi viabilistici più delicati
della Bergamasca con gli oltre 34 mila veicoli che ogni giorno si incolonnano
al semaforo della Ss 42 in centro al paese della Bassa. Il via libera della
tangenziale di Verdello però rimette in discussione la Bergamo-Treviglio che,
avendo reperito i finanziamenti, era pronta a partire. Il progetto definitivo
della tangenziale di Verdello è pronto da quasi un anno e mezzo e aspettava il
finanziamento promesso dalla Regione. L’opera, messa a punto dal Comune in
cinque anni di lavoro, prevede un tracciato di 3,4 chilometri e un costo di 10
milioni di euro. Di questi, 2 milioni li metterà di tasca propria il Comune di
Verdello, il resto doveva arrivare da Palazzo Lombardia. Una promessa che si temeva
fosse destinata a rimanere sulla carta per anni. Invece il colpo di scena si è
materializzato nelle ultime ore come spiega l’assessore regionale Gianni Fava
che gestisce il Patto della Lombardia. «Martedì il Patto andrà in giunta per l’approvazione
con una prima tranche di 47 milioni di euro di finanziamenti—dice —, la novità
per quanto riguarda la Bergamasca è che la tangenziale di Verdello è stata
inserita tra le priorità. In queste settimane le forze economiche e sociali si
sono fortemente spese per evidenziare l’urgenza di questo intervento. I fondi
ci sono tutti, perché quella di martedì sarà solo la prima deliberazione, ed
entro fine anno assegneremo tutti i 127 milioni che abbiamo stanziato». «Il
nodo di Verdello è una delle criticità più forti della nostra provincia —
aggiunge l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Sorte —. Con il
passaggio di martedì diventa concreto l’obiettivo di rendere scorrevole il
traffico tra la Bassa e il capoluogo. Un risultato frutto della collaborazione di
tutte le forze politiche e le istituzioni che per il bene del territorio hanno
fatto squadra». Lo sblocco della tangenziale rimette in discussione però l’utilità
della Bergamo-Treviglio. Se Sorte è diplomatico, «non chiudo la porta a nessuno
», molto più netta è la richiesta che lancia il presidente della Provincia
Matteo Rossi. «Ci siamo battuti — premette Rossi — perché fosse riconosciuta la
priorità di quest’opera che risolve il problema più grave di viabilità tra il
capoluogo e la Bassa. Abbiamo sempre detto che la riqualificazione della
viabilità esistente era la via più naturale da percorrere. Per questo oggi
siamo qui a dire stop all’autostrada Bergamo- Treviglio. Mi faccio portavoce dei
sindaci della zona e ribadisco che occorre una pausa di riflessione che valuti
attentamente alla luce della variante di Verdello e della tangenziale di Comun
Nuovo il costobeneficio dell’autostrada ricalcolandone i flussi di traffico». Intanto
la notizia dell’arrivo dei fondi regionali fa contenti in primis i verdellesi.
«È una bella notizia—chiarisce il senatore Giacomo Stucchi, residente nel paese
— premia il lavoro di squadra in Regione e la determinazione del sindaco Luciano
Albani e della sua giunta che non hanno mai mollato». «Lavoriamo a questo risultato
dal 2009 — aggiunge Albani —. Nel 2011 abbiamo avviato la progettazione che si
è conclusa nel 2016. Finanzieremo la nostra quota di 2 milioni attraverso
avanzi di bilancio e accordi con i privati. Il prossimo passo è mettere a punto
il progetto esecutivo, richiederà qualche mese. Intanto definiremo un accordo di programma con la
Regione per affidare l’appalto». La tangenziale di Verdello non è l’unica opera
in provincia di Bergamo che sarà finanziata nel Patto per la Lombardia martedì:
con 980mila euro sarà messa in sicurezza l’ex Ss 671 a Ponte Nossa mentre la variante
alla Ss 42 a Trescore Balneario avrà un contributo alla progettazione di 1,6
milioni di euro.
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