venerdì 16 marzo 2012

L'ECO DI BERGAMO - 16/03/12 - GESTIONE SCUOLE, SI DIMETTE IL PRESIDE. IL PROVVEDITORE: "CHIESTA ISPEZIONE"

L'Ufficio scolastico attento agli sviluppi. Stucchi (Lega) «interroga» il ministero «Chi vorrà iscriversi in una scuola statale verrà accolto secondo le disponibilità»

Tiziana Sallese
Con le dimissioni rassegnate ieri mattina da parte del preside, Aurelio Bergamelli, il Gruppo gestione scuole sembra essere ormai allo sbando. Ieri mattina gli studenti hanno improvvisato un'assemblea. Da alcuni mesi infatti i docenti sono in attesa di essere pagati. Alcuni di loro hanno dato le dimissioni, mentre la maggior parte continua a compiere il proprio dovere consentendo lo svolgimento di gran parte delle lezioni. Fino ad ora insegnanti, genitori e studenti sono rimasti fermi ad attendere una positiva soluzione della vicenda che ha portato il Gruppo gestione scuole, cui fanno capo numerose realtà scolastiche, sull'orlo della chiusura. Da precisare che l'immobile occupato dal Gruppo gestione scuole, in via Ghislandi 57, non è di proprietà della Giesse investimenti Srl che si limita ad esercitare l'attività scolastica. Titolare del complesso infatti risulta essere della società Finmat Srl, con sede a Bergamo in via Sant'Orsola 9. «Ci hanno detto – hanno dichiarato alcuni genitori ritrovatisi ieri fuori da scuola – che oggi sarebbero dovuti arrivare i supplenti. Ma ci domandiamo: chi li paga, visto che non vengono pagati neppure i docenti titolari?». Voci che si rincorrono. Le voci sulle possibili soluzioni alla vicenda, che vede interessati oltre 300 studenti e circa 150 dipendenti, si sono rincorse per tutta la giornata di ieri. Non ultime le voci sulla possibilità che un nuovo dirigente venisse nominato dal provveditorato agli studi, o sulla possibilità di far transitare intere classi in altri istituti statali. «Stiamo monitorando la situazione – ha dichiarato in proposito Patrizia Graziani, dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale – e abbiamo già chiesto, e ottenuto, che venga inviata dall'Ufficio scolastico regionale un'ispezione alla scuola. L'ente gestore del Gruppo infatti è tenuto a nominare un nuovo coordinatore: unitamente all'assolvimento degli obblighi nei confronti dei dipendenti, è prerequisito fondamentale al mantenimento della parità scolastica». Anche in merito alla possibilità che eventuali supplenti siano pagati dal provveditorato, Patrizia Graziani non ha usato mezzi termini: «Questa ipotesi è del tutto infondata perché, anche se è vero che le scuole paritarie offrono un servizio pubblico, restano una realtà privata i cui costi devono ricadere solo e soltanto sul gestore. A riprova di ciò – ha sottolineato Graziani – il provveditorato non ha nessuna voce in capitolo sulla scelta dei docenti». Detto in altre parole, il Gruppo gestione scuole non può essere commissariato dal ministero dell'Istruzione perché, in quanto privato, è autonomo in tutto e per tutto. Il ruolo svolto dall'Ufficio scolastico provinciale è unicamente quello di verificare che vengano mantenuti i requisiti per poter avere riconosciuta la parità. Rassicurazioni sono state date invece in merito alla possibilità di assorbire gli studenti da parte di altri istituti: «Chi deciderà di iscriversi in una scuola statale verrà accolto nelle classi in base al numero degli alunni già presenti. Verranno poi predisposti – ha sottolineato Graziani – piani per andare incontro alle difficoltà che gli studenti potranno incontrare». Già da ieri comunque alcuni genitori hanno interpellato altre scuole private paritarie: «Qualora venissimo interpellati– ha dichiarato Giuseppe Tironi, preside dell'istituto Leonardo da Vinci – siamo disponibili a valutare una possibile soluzione sulla base delle richieste dei genitori». Della questione si sta interessando anche l'onorevole Giacomo Stucchi che ha posto un'interrogazione scritta al ministero dell'Istruzione.

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