sabato 7 maggio 2011

ECO DI BERGAMO - 07/05/11 - CROCE ROSSA "IN CAMPO PER AIUTARE I VOLONTARI"

Zanetti: sostegno agli operatori. Parlamentari in azione a Roma. Stucchi: gestione a livello locale.

Volontari della Croce Rossa in soccorso sul luogo di un incidente.


C'è grande rammarico, ma anche preoccupazione da parte dei due ex presidenti della Croce Rossa Italiana di Bergamo, dopo le dimissioni dei vertici provinciali. Emilio Zanetti, presidente del Consiglio di gestione di Ubi Banca, ha guidato la Cri orobica dal 1967 per circa otto anni. «La Croce Rossa di Bergamo, per lo straordinario lavoro che svolgono migliaia di volontari e operatori, merita in primo luogo un grande rispetto, e deve essere messa in condizione di poter operare con il presupposto di svolgere le proprie attività senza essere ingessata. Nel periodo in cui sono stato presidente – ricorda Zanetti –, anche in momenti di passaggi delicati, ho potuto cogliere una straordinarietà che la caratterizza». Zaira Cagnoni, che è stata invece l'ultimo presidente prima dell'entrata in vigore del nuovo statuto, sostiene che «questi continui commissariamenti sono divenuti insostenibili. Quello di cui hanno bisogno i comitati provinciali, e quindi tutta la base del prezioso volontariato, è la tranquillità di poter operare con regole certe e con programmi altrettanto sicuri. Questa situazione di fatto scarica dal centro alla periferia il caos».Parlamentari orobici in campoLe dimissioni a catena dei vertici della Cri e quanto sta accadendo in generale in seno all'associazione di volontariato orobica è stata oggetto di diverse prese di posizione da parte dei politici bergamaschi. Il parlamentare Pd Giovanni Sanga sostiene che «il mio primo pensiero va al prezioso lavoro dei volontari. La questione di Bergamo deve essere vista in chiave nazionale, poiché oltre ad essere inammissibile ed incomprensibile la lunga stagione dei commissariamenti la situazione ha delle forti ricadute a livello locale, e di conseguenza sull'attività stessa della Cri. Ciò che ci stiamo già apprestando a fare è una prima interrogazione che stiamo predisponendo sia alla Camera che al Senato. È infatti necessario – spiega Giovanni Sanga – ridare sovranità alla Cri, partendo dal livello centrale, sino ai vari livelli regionali».Per la senatrice del Pdl, Alessandra Gallone «la soluzione di quanto sta accadendo a Bergamo, partendo comunque da interventi a livello nazionale, può diventare un esempio pilota da trasferire poi su tutto il territorio italiano. Ho sentito il collega Antonio Tomassini, presidente della Commissione Sanità del Senato, che sta già affrontando il problema in maniera concreta. Certamente l'organizzazione della Croce Rossa deve essere ripensata. Per la vicenda di Bergamo invece non solo mi rendo disponibile a incontrare vertici e volontari della Croce Rossa per cercare di trovare una soluzione e la strada giusta, ma penso che per la nostra terra, dov'è di fatto è nato il primo osservatorio del volontariato a livello nazionale, sia necessario che si possa continuare a operare con serenità e rispetto proprio nei confronti di questo straordinario mondo». Per il parlamentare leghista Giacomo Stucchi «la situazione di Bergamo è controversa e deve essere affrontata con delicatezza e trasparenza da parte di tutti. La stima e il buon nome della Croce Rossa e dei propri volontari deve essere infatti tutelata. Purtroppo assistiamo a una gestione centrale romanocentrica che spreca risorse, senza tener conto della sapienza e dello sforzo con cui invece i volontari gestiscono ogni centesimo singolo che è il frutto anche del contributo di molti cittadini. La Croce Rossa – conclude Giacomo Stucchi – deve essere ripensata con una gestione di autonomia a livello regionale».Il sindaco: Cri, simbolo della cittàIn una battuta interviene anche il parlamentare Giorgio Jannone che invita «tutti a fare squadra per uscire da questa situazione». Il sindaco Franco Tentorio si dice «preoccupato per quello che la Croce Rossa rappresenta non solo nella nostra città» e aggiunge che «l'Amministrazione si rende assolutamente disponibile per fare da ponte fra la Cri di Bergamo e le istituzioni a qualsiasi livello». Giuseppe Lupi

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