mercoledì 2 settembre 2009

L'ECO DI BERGAMO -2/09/09- CLANDESTINI, C'E' IL GIUDICE PER LE URGENZE

«Guardi, in un modo o nell'altro la situazione verrà risolta». Non si fascia la testa prima del tempo, Vincenzo Fiorentino, coordinatore dei giudici di pace di Bergamo. Il reato di clandestinità introdotto dal pacchetto di sicurezza, secondo i timori di alcuni potrebbe intasare di lavoro i magistrati onorari dal 15 settembre, e cioè dopo la sospensione feriale. Spetterà a loro, infatti, giudicare gli extracomunitari privi di permesso di soggiorno non ancora incappati nel decreto di espulsione. «E chi lo sa se saremo davvero oberati di lavoro? - frena Fiorentino -. Questa è una legge nuova, non possiamo fare previsioni».Ma non è menefreghismo, quello del coordinatore, semmai prudenza. Perché, in realtà, al primo piano del tribunale hanno già cominciato a organizzarsi: dal 15 settembre entrerà in funzione il giudice di pace per le direttissime, un magistrato reperibile 24 ore su 24 che dovrà occuparsi dei casi più urgenti. Il «pacchetto» non prevede infatti una dilatazione del fermo per il reato di clandestinità ed è così probabile che la polizia giudiziaria ricorra al fermo per identificazione, che per gli stranieri dura 24 ore. Un giorno per trattenere gli extracomunitari privi di documenti, dopo di che - se non li si porta davanti al giudice di pace - verranno rilasciati (in caso non ci sia posto nei Cie, i centri di identificazione ed espulsione) e muniti di un invito a presentarsi in tribunale che difficilmente verrà accolto, visto che rischiano fino a 10 mila euro di multa e l'espulsione.«Col giudice di pace per le direttissime - osserva Fiorentino - possiamo risolvere il problema delle urgenze. Sarà comunque la Procura a stabilire quali casi sono urgenti e quali no». Sui paventati aumenti di costi per la giustizia, il coordinatore tiene a precisare che gli onorari dei giudici di pace non incideranno assolutamente: «Abbiamo un forfait per 120 udienze l'anno a testa. Se ne facciamo 200, ce ne pagano comunque 120».Vero però che compensi per interpreti e spese varie potrebbero incidere negativamente: una disdetta per il già poco florido bilancio della giustizia, tanto più se si pensa che si lavorerà per comminare contravvenzioni salatissime a gente spesso impossibilitata a pagare. «Il fine di questo pacchetto non è certo quello di fare cassa - ribatte Gregorio Fontana, deputato del Pdl -. Il reato di clandestinità è stato introdotto non tanto e non solo per applicare le sanzioni, ma per rendere più facili e rapide le espulsioni. È una norma nuova che andrà applicata con la massima umanità, ma anche con la massima decisione perché il problema dell'immigrazione clandestina va risolto. E poi, se vogliamo fare i conti della serva, agli italiani costa di più un clandestino che delinque di un rimpatrio. Faremo in modo di trovare più risorse per i viaggi di rimpatrio e per i Cie e lavoreremo tramite gli accordi internazionali per facilitare il ritorno al paese d'origine dei clandestini. L'importante è che il pacchetto sicurezza sia stato approvato, poi verificheremo se apportare delle modifiche».Certo del fatto che le posizioni saranno rivedute è Giovanni Sanga, deputato del Pd: «Questa legge è tutta una contraddizione e in più i suoi meccanismi andranno a paralizzare il sistema giudiziario. Prevedo che in poco tempo verrà rivista. Del resto il centrodestra è partito dicendo che non ci sarebbero stati più clandestini e ora siamo già alla sanatoria per colf e badanti, con qualcuno che vorrebbe estenderla a chi ha un lavoro».Il messaggio del «pacchetto» per Giacomo Stucchi, deputato della Lega Nord, è uno solo: «Bisogna che passi il concetto che il clandestino qui in Italia è in una condizione di illegalità. Poi, certo, la legge è nuova e col tempo passibile di miglioramenti. Ma se non viene attuata come facciamo a dire se funziona o meno? Non credo, inoltre, che andrà a intasare il funzionamento della giustizia. Accertare il reato di clandestinità è elementare, non è un processo per omicidio».Non ne è così sicuro Antonio Misiani, parlamentare Pd: «Le conseguenze sull'apparato giudiziario ci saranno, inutile nasconderlo. La legge va ripensata con meno ideologia e più senso della realtà. Ma per il centrodestra è più importante la propaganda: sbandiera la campagna dei respingimenti dei barconi senza accorgersi che l'85% degli immigrati entra da Nord, spesso col visto turistico. Inutile introdurre il reato di clandestinità se poi non ci sono i soldi per rimpatriare i clandestini. Credo che questo pacchetto sicurezza sarà una grida manzoniana, destinata a rimanere inapplicata».

1 commento:

Unknown ha detto...

perme e solo un bla bla di parole politiche ma non di doveri devono solo entrare chi a il posto di lavoro e il posta di riposare ma questo non puo avvenire in una italia dove ci sono cssaintegrati che non lavorando si codono e pesionati che fanno la fame.,vinche avremo pilitici magistratiche non fanno il loro dovere.loro i soldi ne anno.a gogo.