venerdì 29 maggio 2009

BERGAMO NEWS - 29/05/09 - STUCCHI AI MINISTRI: TROVATE SOLUZIONI PER I LAVORATORI

Crisi Miti - Giacomo Stucchi, parlamentare leghista, insieme ai colleghi Ettore Pirovano, Nunziante Consiglio e Pierguido Vanalli, hanno presentato al ministro del Lavoro e al ministro dello Sviluppo economico una interrogazione a risposta scritta sulla Miti di Zogno

Giacomo Stucchi, parlamentare leghista, insieme ai colleghi bergamaschi Ettore Pirovano, Nunziante Consiglio e Pierguido Vanalli, hanno presentato al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali e al ministro dello Sviluppo economico una interrogazione a risposta scritta sulla Miti di Zogno che ha annunciato la chiusura. Ecco il testo.“Premesso che la M.I.T.I. S.p.A., società produttrice di tessuti a maglia ad alta tecnologia e performanti per il mondo dello sport che ha iniziato la sua attività nel 1931, ha reso noto che intende chiudere la sede di Zogno (BG), che conta 72 dipendenti, entro il prossimo settembre, mantenendo ancora attiva la sede di Urgnano (BG) con 130 dipendenti;i pesanti segnali della crisi, iniziata lo scorso anno con un sensibile calo degli ordini e la crescita esponenziale dei costi di produzione (soprattutto per quanto riguarda il consumo energetico), si sono concretizzati nel più drammatico epilogo per gli attuali 72 dipendenti, la cui gran parte sono donne;la proprietà della M.I.T.I. giustifica questa sua scelta sulla base del risparmio in termini di costo della manodopera e costi per il consumo energetico dei macchinari con la prevista delocalizzazione in Ungheria dell’attività di tessitura che si svolge presso la sede di Zogno;per la Valle Brembana, la vicenda della M.I.T.I. rappresenta l’ennesimo duro colpo anche sul piano sociale, con pesanti ripercussioni occupazionali e con conseguenti situazioni personali e familiari delicatissime da affrontare;chiedonose non ritengano necessario convocare con urgenza l’azienda e i rappresentanti dei lavoratori, al fine di individuare ogni utile soluzione che possa permettere ai dipendenti interessati di ottenere garanzie circa il loro futuro occupazionale, anche valutando eventuali ipotesi di subentro della proprietà che possano garantire la prosecuzione dell’attività lavorativa in corso;se non ritengano di dover intervenire presso la proprietà rimarcando che le modalità adottate per affrontare la crisi in corso appaiono estremamente lesive dell’interesse dei lavoratori coinvolti e dell’economia bergamasca nel suo complesso, specificando che le scelte attuate rispondono ad una logica contabile di abbassamento dei costi, ma che non possono rappresentare l’unica soluzione alla crisi industriale e produttiva che da diversi anni investe pesantemente il comparto manifatturiero;se non ritengano opportuno intervenire con urgenza, qualora malauguratamente non si verifichino le condizioni per far continuare le attività lavorative del M.I.T.I. S.p.A. a Zogno, al fine di accelerare l’iter per la concessione degli ammortizzatori sociali ordinari e straordinari per i lavoratori coinvolti”.

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