«Si lavora per
concretizzare alcune fermate dei treni della linea Lecco-Bergamo all’ospedale Papa
Giovanni XXIII». Questa la sintesi fatta dall’assessore regionale alle
Infrastrutture e mobilità, Alessandro Sorte, al termine dell’incontro che si è
tenuto ieri mattina nella sala consiliare di Cisano, per iniziativa del primo
cittadino Andrea Previtali. Le fermate dovrebbero arrivare con il nuovo orario
estivo, anche se da parte dei sindaci presenti non è mancata la richiesta «di
dare un segnale, prima di giugno». Su questo aspetto è stata consegnata una
lettera all’assessore Sorte dove si chiede «l’attivazione della fermata Bergamo
ospedale per i treni provenienti dalla tratta Lecco-Bergamo, ritenendo che la
stessa sia possibile tecnicamente sin da adesso». Presenti per l’occasione,
oltre all’assessore regionale e al sindaco di Cisano, il presidente della Provincia
Matteo Rossi, il senatore Paolo Arrigoni (ex sindaco di Calolziocorte), il
senatore Giacomo Stucchi, l’ex ministro Roberto Castelli, le prime cittadine di
Torre de’ Busi e Monte Marenzo, Eleonora Ninkovic e Paola Colombo, il sindaco
di Mapello Michelangelo Locatelli, il sindaco di Palazzago Michele Jacobelli,
il sindaco di Caprino Annibale Casati , il sindaco di Pontida Luigi Carozzi e
il vicesindaco di Vercurago Roberto Maggi. Diecimila presenze al giorno. Un incontro che
ha messo in evidenza l’obiettivo «di dare risposte alle istanze che arrivano
dal territorio». L’assessore Sorte nel suo intervento ha fatto la cronistoria
dell’iter, avviato nel 2015, per arrivare all’obiettivo della fermata dei
treni, con l’inaugurazione avvenuta poi il 12 dicembre sorso. Nel suo
intervento non sono mancati dati interessanti sull’afflusso giornaliero all’ospedale
Papa Giovanni con circa 10 mila presenze. Complessivamente in un anno rappresentano
la mobilità di 4 milioni di persone, con una linea ferroviaria a binario unico.
Da qui la difficoltà di assicurare le fermate, sin da subito, anche dei treni
della linea Lecco-Bergamo. Verso il servizio metropolitano «L’obiettivo è quello di poter contare, in
prospettiva, di un servizio metropolitano iniziando dal raddoppio della linea
ferroviaria Ponte San Pietro-Montello. In questa fase non posso assicurare
fermate per tutti: si sta lavorando con Rfi e Trenord per arrivare a questo
obiettivo», ha evidenziato Sorte. Da parte sua il presidente della Provincia
Matteo Rossi ha sottolineato l’importanza «di tutto quello che si può fare per arrivare
all’incremento del servizio, come segnale positivo». «Ottenere qualcosa prima
dell’estate - ha dichiarato il presidente Rossi - è un segnale importante ».
Tra l’altro anche la Provincia è impegnata nei prossimi mesi alla gara per il
trasporto urbano ed extraurbano per i prossimi dieci anni e in questo contesto
«assicurare servizi efficienti ai cittadini deve essere l’obiettivo
prioritario». «Risposte per il territorio» Nei vari interventi che si sono registrati
da parte dell’ex ministro Castelli, dei senatori Arrigoni e Stucchi e dai
sindaci è stata sottolineata l’importanza di questi tavoli di confronto «per avviare
a soluzione i problemi che interessano il territorio». Su questi aspetti non
sono mancati accenni al tema della viabilità, con il lotto San Gerolamo e la
variante di Cisano, e all’esigenza di avere una «canale di consultazione con
Rfi e Trenord per i vari problemi che si registrano». A sollevare quest’ultima problematica
è stato il vicesindaco di Vercurago segnalando che «ben cinque lettere indirizzate
a Rfi e Trenord non hanno avuto alcuna risposta». Da qui la richiesta all’assessore
Sorte «di farsi interprete di questa esigenza». Infine non è mancato l’aspetto
della sicurezza della ferrovia da Pontida a Mapello: il sindaco di Pontida ha
ricordato l’incidente ferroviario accaduto proprio a Pontida nel 2013 con due
persone morte.
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