sabato 29 ottobre 2016

BERGAMO POST - 29/10/16 - DUE BUONE NOTIZIE SU ITALCEMENTI

Una settimana esatta dopo l’invio della lettera, il Governo ha risposto. Il 21 ottobre, le RSU Italcementi della sede centrale e della cementeria di Calusco, i sindacati di categoria FENEAL-UIL, FILCA-CISL e FILLEA-CGIL di Bergamo, i segretari generali provinciali di CGIL, CISL e UIL, ma anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il presidente della Provincia Matteo Rossi e nove parlamentari bergamaschi (Antonio Misiani, Giovanni Sanga, Elena Carnevali, Giuseppe Guerini, Franco Bordo, Pia Locatelli, Roberto Calderoli, Giacomo Stucchi e Gregorio Fontana), avevano inviato una lettera aperta al premier Matteo Renzi, al ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e al ministro del Lavoro Giuliano Poletti, per chiedere che venisse, nel più breve tempo possibile, definita la proroga della cassa integrazione straordinaria per il Gruppo Italcementi-HeildebergCement. Il 28 ottobre, nell’ambito dell’incontro tenutosi alla Borsa Merci della Camera di Commercio di Bergamo, il Governo, nella persona del ministro Calenda collegato in videoconferenza, ha risposto alle richieste avanzate dai sindacati e dalle autorità del capoluogo orobico. E, finalmente, sono state risposte positive. Sì alla proroga della cassa integrazione. Dopo essersi scusato per non aver potuto presenziare fisicamente all’incontro, il ministro ha confermato a Luciana Fratus di FILLEA-CGIL, Giuseppe Mancin di FENEAL-UIL e Danilo Mazzola di FILCA-CISL la volontà del Governo di concedere a Italcementi la proroga della cassa integrazione straordinaria fino al dicembre 2018 applicando l’articolo 42, procedura “d’emergenza” prevista appositamente per casi di rilevanza nazionale ed eccezionali. Ancora niente di certo e di ufficiale, ma Calenda è stato chiaro nel dire che l’impegno c’è. Un sospiro di sollievo per i lavoratori e i sindacati stessi, che più volte hanno sottolineato l’impossibilità del sistema di reggere l’urto degli oltre 400 esuberi annunciati nell’aprile scorso da Heidelberg in concomitanza alla presentazione del Piano industriale. Investimenti per salvare l’i.Lab. Ma c’è di più. Proprio attraverso le pagine del nostro settimanale uscito in edicola il 21 novembre, i sindacati si erano detti molto preoccupati dalla possibilità che la multinazionale tedesca decidesse di non investire ulteriormente su un settore che, negli ultimi anni, era stato il fiore all’occhiello di Italcementi, ovvero la ricerca. La preoccupazione, infatti, era che l’iLab al Kilometro Rosso venisse “svuotato”. Heidelberg, che fino a un anno fa non aveva alcun centro di ricerca, ora ne sta costruendo uno in Germania e dall’iLab era stato fatto sapere che è da mesi che non si lavora a nuovi progetti. Insomma, tutti gli indizi lasciavano pensare a un disinvestimento sul suolo italiano per trasferire brevetti, know how e, di conseguenza, anche forza lavoro oltreconfine. Ma anche su questo punto il ministro Calenda ha rassicurato i sindacati: il Mise, infatti, si è detto disponibile a mettere risorse sull’i.Lab (oltre che su un impianto produttivo del Sud) congiuntamente al Gruppo. Come riportato da L’Eco di Bergamo, si tratterebbe di un investimento complessivo di circa 40 milioni di euro che salvaguarderebbe buona parte della forza lavoro al momento a rischio. Anche in questo caso, numeri certi e ufficiali non ci sono ancora, ma il fatto che il Governo si sia esposto pubblicamente attraverso la figura del ministro Calenda tranquillizza, e non poco, sindacati e lavoratori.Un lumicino di speranza. Le sigle sindacali si dicono soddisfatte. Mancin spiega che «si tratta di un messaggio importante. Dopo il buio delle ultime settimane, questo è un lumicino di speranza». Certo, resta l’amarezza per non esser riusciti a evitare la decisione di Heidelberg di tagliare ben 400 posti di lavoro soltanto a Bergamo («Su questo punto i margini di trattativa sono inesistenti», ammette Mancin), ma le rassicurazioni fornite da Calenda sono la risposta che si sperava arrivasse alla lettera della scorsa settimana. Ora si attendono i prossimi incontri, già fissati, a livello nazionale perché gli annunci si trasformino in fatti. Ma per la prima volta dopo mesi, il caso Italcementi ottiene la prima pagina grazie a due buone notizie.

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