lunedì 29 marzo 2010

BERGAMO NEWS - 29/03/10 - LA LEGA VOLA IN LOMBARDIA E IN BERGAMASCA

La Lega vola in Lombardia e in Bergamasca. Ne fa le spese il Popolo della Libertà, che accusa un calo consistente.
Belotti presenta già il conto: "Ora precedenza ai lombardi"

Il candidato del Carroccio Daniele Belotti però non infierisce. “Dobbiamo andare con i piedi di piombo, perché i primi dati si riferiscono ai paesi di montagna dove la Lega da sempre è radicata. Comunque abbiamo già qualche numero relativo ai quartieri in città che ci conforta. Se a Bergamo, dove siamo più deboli, il dato è positivo significa che anche in generale possiamo sperare in un ottimo risultato”.Ma con il passare delle ore e il consolidarsi del trionfo padano, Belotti mette già le mani avanti: "La Lega è sempre stata una leale alleata di Formigoni, ma è chiaro che ora un'analisi seria di questi risultati imporrà al governatore una maggior attenzione alle nostre istanze". La lista delle priorità leghiste è già pronta: "Sicurezza e regole ferme sull'immigrazione. Poi precedenza ai lombardi nell'accesso alle case popolari, ai fondi di sostegno dell'affitto e ai servizi in generale. E non dimentichiamo la valorizzazione dell'identità, dal patrimonio culturale al dialetto".Ennesimo flop invece della sinistra. “L’estrema sinistra è ridotta a percentuali da prefisso telefonico, mentre altri partiti come l’Italia dei Valori non riescono a guadagnare punti nonostante il leader, Antonio Di Pietro, sia residente a Bergamo”.Guglielmo Redondi si sofferma su chi ha scelto di disertare le urne: "L'astensionismo ha colpito tutti, non solo il centrodestra. Per quanto riguarda lo schieramento i risultati provvisori sono certamente positivi. I dati della Lega sono a dir poco favorevoli. Del resto girando fra la gente si sentiva entusiasmo nei nostri confronti. Merito dei nostri ministri che hanno lavorato bene, dimostrando grande serietà".Secondo le prime proiezioni il Carroccio è in vantaggio di circa tre punti percentuali sul Pdl. Carlo Saffioti, candidato del Popolo della Libertà, non è particolarmente preoccupato del distacco dalla Lega. “E’ uno stimolo per il nostro partito – spiega – ma dobbiamo fare la corsa sugli astensionisti, non sulla Lega Nord. E’ un gioco delle ipotesi che è difficile commentare, anche perché i risultati sono molto parziali. Sul piano programmatico comunque non vedo grossi problemi”. Giacomo Stucchi difende invece l’identità della coalizione di centrodestra. “Stiamo parlando due partiti che sostengono un unico candidato presidente, poi in base al peso politico di ognuno dovremo considerare il numero e la qualità degli assessorati. Noi dobbiamo lavorare sodo per continuare a fare sempre meglio, è questo lo spirito che ci contraddistingue, senza attacchi alle spalle”.

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