«Purtroppo
dietro le dipendenze che coinvolgono i minorenni c’è quasi sempre anche la
tossicodipendenza. Per questo nelle altre comunità spesso l’accoglienza diventa
più complessa per i ragazzi che devono seguire un percorso di recupero e
reinserimento nella società». Quanto spiega Enrico Coppola, presidente dell’Aga,
l’Associazione genitori antidroga di Pontirolo Nuovo, è uno dei motivi che
hanno spinto la realtà a realizzare – accanto alla comunità della Cascina Nuova
di via Lombardia, aperta dal 1994 e che oggi ospita 45 persone impegnate in un
progetto di allontanamento dalla tossicodipendenza – un centro educativo
rivolto esplicitamente ai ragazzi tra i 14 e i 18 anni. Il centro si chiamerà
«Draghi randagi» e verrà inaugurato venerdì, alle 18,30, nel corso di una cerimonia
alla presenza delle istituzioni del territorio. «E proprio da un legame col
territorio abbiamo preso il nome per il nuovo centro – spiega ancora Coppola –,
visto che anticamen- Pontirolo. «Draghi randagi» aprirà i battenti venerdì Saranno ospitati fino a
16 ragazzi, di età tra i 14 e i 18 anni Il presidente: «Mandati qui da Servizi
sociali e Tribunali» te in questa zona esisteva il lago Gerundo, nel quale viveva il
drago Tarantasio. Di qui l’idea di chiamare il centro “Draghi randagi”. Inoltre,
il drago solitamente si associa a paure innate, tanto che alcune leggende
occidentali raccontano di come un giovane debba uccidere un drago come rito di
iniziazione per entrare nell’età adulta». Prosegue Coppola: «Infatti i minori
che ospiteremo nel nostro centro sono giovani smarriti che, come rito di
iniziazione, intraprenderanno da noi un percorso per diventare persone forti e
indipendenti. I ragazzi che avremo ospiti saranno segnalati dai servizi sociali
del territorio, oppure dai tribunali, con gravi situazioni di disagio sociale e
familiare, oltre che con problemi di droga e allontanati dalle famiglie o
soggetti a misure alternative al carcere minorile». La struttura è stata
ricavata accanto al centro per la lotta alle dipendenze (non solo dalla droga) e
diventerà operativo nel giro di alcuni mesi, con l’arrivo dei primi ospiti:
ciascuno avrà un percorso di presa in carico e gestione differente a seconda
delle necessità, con la formazione educativa, scolastica e lavorativa, oltre ai
trattamenti terapeutici per liberarsi dal consumo di droga, grazie agli
specialisti del Servizio multidisciplinare integrato (Smi) della stessa Aga,
con sede però a Treviglio. L’idea di aprire il nuovo centro è legata anche al
fatto che il numero di casi di minorenni con problematiche è in crescita. In totale
i minori che potranno essere ospitati saranno 16, di cui 10 inseriti in un
percorso di recupero e 6 in due «spazi autonomia » pensati per chi ha terminato
il percorso di recupero ma non può ancora ritornare nel proprio contesto
familiare. Per il progetto l’Aga ha stanziato ben 300 mila euro, utilizzati per
sistemare la struttura che sorge proprio alle spalle della comunità
residenziale e che sarà accreditata dall’Ats, dunque eventuali costi per gli
ospiti saranno a carico del sistema sanitario. Venerdì all’inaugurazione saranno
presenti Elena Carnevali, deputato bergamasco del Pd e membro della commissione
Affari sociali della Camera, Giacomo Stucchi, senatore bergamasco e presidente
del Copasir, il sindaco di Pontirolo Gigliola Breviario, il direttore dell’Asst
Bergamo Ovest Elisabetta Fabbrini, e i presidenti di Risorsa sociale, Ambito di
Treviglio e Distretto Bergamo Ovest, Pinuccia Prandina, Dimitri Bugini e Elena
Poma.
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