sabato 8 marzo 2014

IL GIORNO - 08/03/14 - COMMISARIATO, LA POLITICA SI MOBILITA: IL PRESIDIO DI POLIZIA DEVE RESTARE APERTO

Tutti insieme, almeno per una volta, senza bandiere da sventolare nè contrapposizioni ideologiche. Il commissariato di polizia a Treviglio non deve essere chiuso. Punto. I politici bergamaschi, chiamati ieri a raccolta dal sindaco Giuseppe Pezzoni nella sede del Comune di Treviglio per di re «No» al la paventata soppressione di un presidio di polizia che ha competenza su 38 Comuni della Bassa e su un’area di 200 mila abitanti, hanno risposto all’appello e sono pronti a presentare un documento unitario al prefetto e al questore di Bergamo, affinché le scelte definitive sulla sorte del commissariato siano condivise con i rappresentanti del territorio. Nell’aula consiliare hanno preso la parola parlamentari, sindaci e segretari provinciali dei partiti, allarmati dal piano di tagli ipotizzato dal ministero dell’Interno, che interesserebbe anche Treviglio proprio nei giorni in cui sono stati scoperti i tentacoli della ‘ndrangheta sul territorio e stanno aumentando in modo preoccupante i furti nelle case e altri episodi di criminalità. Senza contare l’imminente taglio del nastro della Brebemi e della futura Tav, oggetto degli appetiti delle organizzazioni malavitose. Il senatore leghista Giacomo Stucchi ha lanciato una proposta: «Non basta incontrare solo il prefetto e il questore di Bergamo. Sarebbe opportuno che il parere da loro fornito alla bozza di piano del ministero per risparmiare sulle forze di polizia venisse discusso in un’apposita riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Serve un confronto vero con chi ha la reale percezione del territorio». Gabriele Riva, segretario provinciale del Pd e sindaco di Arzago, ha invitato alla mobilitazione non solo la politica, «ma anche le forze produttive e sociali della pianura bergamasca. I tavoli servono solo se c’è unità di intenti». Più colorito e diretto il commento del sindaco di Caravaggio, Giuseppe Prevedini: «Prima ci hanno tolto il tribunale, ora vogliono chiudere il presidio di polizia. Vorrei sapere chi è quello stupido che pensa solo a penalizzare un territorio che produce ricchezza e subisce scelte disastrose, calate dall’alto». Il segretario provinciale della Lega, Daniele Belotti, ha alzato il tiro: «Oltre ad una proposta trasversale contro la chiusura, supportata da Regione e Provincia e alll’incontro di una delegazione dei partiti con prefetto e il questore, serve un incontro urgente con i vertici del Dipartimento centrale della polizia che ha allo studio il piano di riordino dei commissariati». Posizione condivisa anche dal coordinatore bergamasco del Ncd (Nuovo centro destra), Angelo Capelli, che ha chiarito: «Abbiamo già formalizzato una richiesta di incontro ai funzionari del ministero dell’Interno per mantenere il presidio». Alessandro Sorte, coordinatore provinciale del Pdl, ha infine invitato a promuovere una sorta di «stati generali della Bassa, partendo da Treviglio, che ne è il pilastro».

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