C'è anche un bergamasco - il vicesegretario federale Giacomo Stucchi - nella delegazione composta da Pdl e Lega al Quirinale per le consultazioni con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Oltre al leader del Pdl, Silvio Berlusconi, nella delegazione del Pdl ci sono il segretario Angelino Alfano e i capigruppo Renato Schifani e Renato Brunetta. Per la Lega, oltre a Stucchi, presenti i capigruppo Giancarlo Giorgetti e Massimo Bitonci. Non c'è invece il segretario Roberto Maroni. «L'incontro è andato bene nel senso che è stato costruttivo. Abbiamo rappresentato l'esigenza di un governo al Paese, Napolitano ha con diviso questa necessità - ha detto Stucchi dopo l'incontro -. Puntiamo ad un governo che abbia una base parlamentare rappresentantiva di noi con Pdl, Pd e Monti, se ci sta - sottolinea l'esponente leghista -. Siamo due terzi del Paese. Quanto al premier non c'è nessuna preclusione se il nome viene fatto dal centrosinistra. Non abbiamo richieste. Non vogliamo posti o polotrone». «Le soluzioni di programma sono per certi aspetti sovrapponibili - sottolinea Stucchi -: se Bersani non darà seguito alla nostra offerta, si assuma la responsabilità davanti al Paese». E ha aggiunto: «Al Presidente abbiamo sottolineato che con l'elezione di Roberto Maroni in Lombardia - rimarca - Siamo riusciti a fermare l'antipolitica. Il Presidente ha preso atto della nostra disponibilità - conclude -. Ora toccherà fare la partita con Bersani». Intanto il Movimento 5 Stelle ha chiesto al presidente della Repubblica un mandato pieno per un proprio esponente (da individuare) per la formazione del Governo e la richiesta di fiducia alle Camere sul programma presentato alle elezioni. Lo hanno riferito i capigruppo parlamentari Vito Crimi e Roberta Lombardi ai giornalisti al termine dell'incontro col capo dello Stato; assente Beppe Grillo, che ha inforcato una secreta al riparo dai cronisti. Lombardi ha precisato che, nel caso in cui la richiesta del Movimento fosse disattesa, i 5 Stelle chiederanno le presidenza del Copasir e della Commissione bicamerale di vigilanza sulla Rai.
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