mercoledì 6 febbraio 2013

IL GIORNALE DI BERGAMO - 06/02/13 - STUCCHI E JANNONE, LA PROPOSTA SIAMO NOI

Deputati e senatori a confronto nella classifica Openpolis

Produttività, disegni di legge, interrogazioni, presenze e assenze. Gli indici elaborati da Openpolis per misurare rilevanza, presenze e produttività dei parlamentari offrono uno spaccato fedele dell’ultima legislatura, connotata dalla caduta di Berlusconi prima e di Monti poi. Cosa hanno prodotto i circa mille tra deputati e senatori in questi anni? Tra le curiosità, Carrara rientra nella classifica dei dieci parlamentari che sostenevano il Governo Berlusconi che con il loro voto o assenza hanno determinato "una maggioranza battuta", Jannone tra quelli che hanno sostenuto meno il Governo Monti nei 99 voti finali alla Camera (5,5%); gli fa il paio Calderoli tra i senatori, con un calo delle presenze del 68% dall’insediamento di Mario Monti; -58% Roberto Castelli. Tornando a Jannone, si conferma tra i più produttivi: terzo assoluto tra i deputati, con 97 proposte di legge presentate come primo firmatario (e 548 interrogazioni: sesto in graduatoria). In ogni modo l’attivismo orobico stravince, visto che Giacomo Stucchi (nella foto) è addirittura secondo con 106 proposte di legge di cui risulta primo firmatario. Il dato dell’indice di produttività (vedi grafico in basso), vede una classifica lombarda guidata da Sergio Piffari, sesto tra i bergamaschi del collegio Lombardia 2; 13esima Lussana, 14esimo Stucchi, 20esimo Jannone, 24esimoVanalli e così via fino a Ettore Pirovano, terzultimo e 95esimo in graduatoria. Al Senato, nono posto per Alessandra Gallone, 5 posizioni davanti a Roberto Calderoli (14esimo); Castelli è 29esimo e Carrara 34esimo.L'Indice di produttività parlamentare propone la valutazione del lavoro di deputati e senatori in base a criteri di efficacia che aiutino a distinguere la gran massa di attività che non produce effetti - per esempio su circa 9.600 DDL presentati appena circa 500 sono stati esaminati - da quella, poca, che invece da risultati. Non si entra mai nel merito di quanto un atto dispone, se sia buono o cattivo, ma ci si limita ad attribuire un punteggio ad ogni passaggio di iter. Dunque più un provvedimento si approssima al suo completamento (per es. un ddl che diventa legge) più sarà alto il punteggio assegnato a chi presenta l'atto - primo firmatario - e a chi ne è il relatore. Altri punti vengono attribuiti con il consenso ottenuto su un provvedimento, attraverso le firme degli altri parlamentari, e, infine, grazie ad una più assidua partecipazione del parlamentare ai lavori. L'insieme di questi parametri, messi a punto nel tempo grazie a ad un confronto continuo anche con molti Parlamentari, chiaramente premia la ricerca del risultato e il merito politico e disincentiva la produzione di scartoffie buone solo a intasare gli uffici. Tra i parlamentari sono stati considerati quelli che hanno ricoperto l'incarico per almeno tre anni (1.095 giorni) nel corso della Legislatura.

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