mercoledì 7 novembre 2012

GIORNALE DI BERGAMO.COM - 07/11/12 - STUCCHI: CON MARONI LA RINASCITA LOMBARDA

"Una candidatura che va oltre i vecchi steccati"

"Sbaglia chi colloca la candidatura di Roberto Maroni a Presidente della Regione Lombardia nel vecchio quadro politico con il quale si è abituati a ragionare da anni. Guardando solo alla classica dicotomia centrodestra-centrosinistra non si può infatti capire come sia possibile suscitare consenso, al di là degli steccati e delle casacche di partito". Così il vice segretario federale e deputato della Lega Nord Giacomo Stucchi. "La candidatura di Maroni a governatore della Lombardia trova sempre più consensi perché autorevole, in primis, per le qualità politiche da tutti riconosciute, oltre che per l'esperienza maturata sul campo con i prestigiosi incarichi governativi, da ultimo quello alla guida del Viminale, svolti sempre con il massimo impegno e con il raggiungimento di risultati brillanti. Alla guida del Ministero dell'Interno, in particolare, Roberto Maroni ha lasciato un segno indelebile di efficienza e operatività, a cominciare dalla lotta alla criminalità organizzata: un dato noto a tutti, a prescindere dalle latitudini politiche e geografiche. E' proprio per queste sue caratteristiche non deve stupire il fatto che in favore della sua candidatura alla guida del Pirellone si è subito concretizzata la disponibilità di tantissimi importanti esponenti della comunità lombarda, a sostenere in prima persona la sua competizione elettorale. Una vera e propria alleanza in rappresentanza di una società che non vuole rassegnarsi, fatta da persone attive nel mondo dell'industria, del commercio, del sindacato, del volontariato e di tutto ciò che costituisce l'essenza vitale delle nostre realtà locali. Per la Lombardia quindi - conclude Stucchi - si tratta della migliore scelta possibile, che vede da una parte la Lega Nord dare la propria massima copertura politica con la candidatura del suo Segretario Federale e, dall'altra, la comunità lombarda rispondere positivamente riconoscendosi pragmaticamente in un candidato che ne impersonifica le migliori qualità e virtù".


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