Quando l’hanno
chiamato sul palco ha preso la rincorsa e ci è saltato sopra. Ma Attilio Fontana
non è stato l’unico a fare sfoggio di energia alla prima uscita pubblica della sua
campagna elettorale per la presidenza della Regione. Tutta la coalizione che lo
sostiene sembra avere voluto impiegare il pomeriggio all’auditorium di Alzano
per rinfrancarsi dopo lo choc del ritiro di Roberto Maroni e suonare la carica
verso il voto. Entusiasmo a mille, applausi, cori da stadio, foto di gruppo a
braccia alzate e anche il tenore (con il «Va, pensiero» sostituito da un
«Nessun dorma » con variante finale: «Fontana vincerààà»). Gli alleati si sono
impegnati soprattutto a illustrare il valore di un candidato che forse, fra i
400 in platea, pochi conoscevano fino a una settimana fa. Per l’assessore
regionale Claudia Terzi, Fontana «è una persona splendida, onesta e preparata,
equilibrata e competente»; per l’ex sindaco di Bergamo Franco Tentorio (che
Fontana presenta come «il prossimo sindaco», ma lui nega: «Spazio ai giovani»),
il candidato è «uomo intelligente, che lavora per la sua gente e non ha mai
dato le dimissioni prima del mandato »; per il coordinatore di Forza Italia
Paolo Franco «evoca profondo rispetto per le istituzioni, non come chi è nella sua
fiction e non ha capito che la coerenza è un valore»; per il segretario di
Fratelli d’Italia Daniele Zucchinali è «un candidato di spessore, non uno da talent show: serve buona amministrazione,
non che si conoscano moglie e cognata». Come si vede, l’ombra dell’avversario Giorgio
Gori, di cui non a caso per la prima uscita Fontana ha invaso il territorio, è
aleggiata sull’incontro, ed è stato evocato più volte. Con una domanda retorica
dal segretario leghista Daniele Belotti: «Volete uno che vi riempie di
immigrati e moschee o uno come Fontana che mette al primo posto i cittadini lombardi?».
Con sarcasmo dell’assessore regionale Alessandro Sorte: «Il suo slogan “Fare,
meglio” gli dev’essere venuto dopo avere visto Domenica In. Dice che Liberi e
Uguali ce l’ha con il Pd. No, ce l’ha con te perché non sei né carne né pesce,
perché sei Giorgio Gori». Ma anche se Sorte parla di «muraglia di speranza», si
capisce che la corsa per il centrodestra è cambiata e bisogna darsi da fare:
Belotti incita tutti «a lavorare pancia a terra da qui al voto». La Lega,tra l’altro, è alla stretta finale per le
candidature. I nomi più probabili per le Politiche vedono, oltre a Roberto Calderoli,
Giacomo Stucchi, Claudia Terzi e lo stesso Belotti, anche Toni Iwobi e il
sindaco di Palazzago Michele Jacobelli. Fontana glissa sul programma, «ancora
in fase di elaborazione», ma spiega che si lavorerà soprattutto «per trasformare
in realtà il grande principio dell’autonomia» e «proseguire il lavoro degli
ultimi anni», perché «si è lavorato, non si è discusso di chi è più a sinistra.
I cittadini lombardi sanno cosa c’è da fare». Ci sarà sostegno alla famiglia: «Gori
dice che servono immigrati per fare figli. Ma siamo capaci anche noi di fare
figli. Ci saranno asili nido gratis e iniziative per le donne, perché possano
svolgere il loro lavoro ma possano essere anzitutto madri e anzitutto quelle che
portano avanti le famiglie ». E «più spazio ai sindaci per la sicurezza»,
perché «sono loro i migliori politici del Paese: sanno dare risposte ai cittadini
ed è merito loro se l’Italia ha un minimo di coesione sociale». Si ricorda di essere
a Bergamo ed evoca l’Atalanta: «Siete bravi anche nel calcio, ma perché avete
capito che bisogna guardare ai propri giovani, e poi portate a casa i soldi che
vi danno gli altri ciucci». E propone
«di fare qualcosa per i piccoli Comuni di montagna». Un assessore gli fa notare
che è già stato fatto, e lui aggiunge: «Continueremo su quella strada». Unico
attimo di perplessità in platea, quando Fontana evoca la possibilità di una sconfitta,
che «sarebbe un disastro per tutti». Ma poi rilancia: «La situazione è
difficile ma riusciremo sicuramente nell’impresa. Quando uno prova la sinistra
capisce che è meglio lasciarla stare. Questo Paese dev’essere amministrato da
gente che ha dimostrato di saper fare, non da nani e ballerine. Il vostro
entusiasmo mi apre il cuore e mi dà una determinazione che non ho mai avuto in
vita mia».
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