venerdì 3 ottobre 2008

ECO DI BERGAMO - 03/10/08 - "MAXIFONDI A CATANIA E ROMA FRONTE LOMBARDO DI PROTESTA"

di Benedetta Ravizza

Il presidente Formigoni: sorprendenti, ho chiesto una verifica ai miei uffici Stucchi: col federalismo stop ai regali. Fontana: Pd tace sul disastro di Veltroni
Caso Catania, atto secondo. Dopo la polemica sollevata dal Pd, il centrodestra risponde. Sotto al fuoco incrociato la delibera del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) che stanzia 140 milioni a fondo perduto per tamponare il maxidebito delle Giunte siciliane in carica dal 2000 al 2008 sotto la guida del sindaco azzurro Umberto Scapagnini. Per i deputati democratici bergamaschi Giovanni Sanga e Antonio Misiani si tratta di «uno schiaffo ai comuni virtuosi, una bruttissima prova di federalismo al contrario e un'evidente contraddizione con la campagna antisprechi e antifannulloni del ministro Brunetta». Ora Lega e Pdl mettono i puntini sulle «i», rispedendo al mittente come un boomerang le accuse: «Proprio il disegno di legge sul federalismo fiscale chiuderà con queste "elargizioni", che, fino a prova contraria, riguardano anche Roma. Il Pd, infatti, non dice che il Cipe ha stanziato pure 500 milioni per aiutare la Capitale a uscire dal tunnel nel quale è entrata negli anni dell'amministrazione veltroniana». E avvertono: «Chi sbaglia d'ora in poi pagherà».Formigoni: chiesto verificheIntanto però anche il governatore della Lombardia Roberto Formigoni, dello stesso colore politico dell'esecutivo nazionale, definisce «sorprendenti» i fondi di emergenza concessi ai comuni di Roma e Catania. «Non si capisce sulla base di che cosa questi stanziamenti sono stati previsti – dice il leader del Pirellone –. Ho chiesto ai miei uffici di approfondire e di farmi sapere su quali capitoli si è deciso il finanziamento. Per carità, conosciamo tutti la situazione amministrativa dei comuni di Catania e Roma, ma ci sono anche altri comuni nel Paese che hanno manifestato queste difficoltà». Verifiche a parte, Formigoni valuta comunque positivamente la riforma per il federalismo che sembra giunta alla fase finale. «Siamo alla vigilia o forse proprio al D-Day – annuncia –. Il cammino del federalismo è un cammino complesso. Oggi si parla di federalismo fiscale ma ci dovrà essere spazio per il federalismo istituzionale». Stucchi: E' in gioco molto di più. E proprio col federalismo fiscale, secondo il deputato leghista e segretario dell'Ufficio di presidenza della Camera, Giacomo Stucchi, «stride l'annunciata elargizione di 140 milioni di euro per salvare Catania dal crac finanziario». L'esponente del Carroccio, infatti, distingue due fronti di discussione. Uno tecnico. «Una volta approvata la riforma sul federalismo fiscale – precisa – sarà praticamente impossibile per qualsiasi ente locale fare ricorso a "elargizioni" straordinarie da parte dello Stato per mettere a posto i propri conti. Ogni Comune dovrà pensare per sé, perché avrà gli strumenti, primo fra tutti quello della leva fiscale, per poterlo fare. Abbandonare "la spesa storica" per adottare quella standard significa infatti ottimizzare i bisogni di ogni Comune, ma anche responsabilizzare la classe dirigente che amministra». E qui si arriva al punto due. «Col federalismo si adotta inoltre un principio, purtroppo in disuso ma che deve diventare basilare, che chi sbaglia paga. I cittadini di Catania, o di qualsiasi altra parte si dovessero verificare dissesti di questo tipo, dovrebbero essere i primi a pretendere giustizia, amministrativa e dove occorra anche penale».Fontana: Pd ipocrita, via veltroniUn principio da cui parte anche il deputato del Pdl Gregorio Fontana: «Coprire gli errori di una cattiva gestione non è mai una buona politica. È dunque condivisibile la sorpresa con cui Formigoni ha accolto la notizia dei fondi concessi a Roma e Catania. Bisognerà capire come si articolerà concretamente l'erogazione». Ma detto questo, l'onorevole azzurro definisce «un capolavoro di ipocrisia e cinismo e un maldestro tentativo di fare appello alla base elettorale della Lega» la polemica del centrosinistra. «Si parla giustamente di Catania e delle gravissime responsabilità del mio collega di partito Scapagnini – puntualizza – ma nulla si dice dello sforzo richiesto alle nostre casse per porre rimedio ai disastri compiuti a Roma dall'amministrazione guidata dal leader dell'opposizione, già sindaco della Capitale, Walter Veltroni. Il Pd usa due pesi e due misure perché il curriculum vitae di Veltroni è davvero imbarazzante per il centrosinistra». Fontana ricorda quindi che «il disegno di legge sul federalismo prevede premi per le amministrazioni efficienti e penalità per quelle inefficienti. Si propone, ad esempio, l'ineleggibilità degli amministratori responsabili degli enti locali per i quali sia stato dichiarato il dissesto finanziario. Se questa norma fosse già in vigore, Scapagnini e soprattutto Veltroni sarebbero fuori dalla politica».comuni virtuosi in rivoltaMa in attesa che le nuove norme entrino in vigore, i Comuni «virtuosi» sono in rivolta. Accese le reazioni dei sindaci di Torino Sergio Chiamparino e di Firenze Leonardo Dominici, che è anche presidente dell'Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani): «È vergognoso assicurare 500 milioni a Roma e 140 a Catania prima che tutti gli altri Comuni abbiano il dovuto». Protesta a cui si unisce l'assessore al Bilancio di Palafrizzoni Dario Guerini: «I 140 milioni regalati al Comune di Catania per ripianare il maxibuco di bilancio e per salvarlo dal dissesto, al di là dell'arbitrarietà dell'erogazione, rappresentano una provocazione per tutti quei comuni, come il nostro, che riescono a mantenere gli equilibri di bilancio con dolorose politiche di contenimento della spesa e con la vendita di pezzi del patrimonio, per compensare i drastici tagli dei trasferimenti statali, la mancata restituzione delle risorse dovute all'abolizione dell'Ici sulla prima casa e l'errata previsione sulla rivalutazione degli immobili rurali». Dopo la polemica dei deputati bergamaschi del Pd Giovanni Sanga e Antonio Misiani, il centrodestra replica. Nel mirino i 140 milioni stanziati dal governo per tamponare il maxibuco di bilancio della Giunta siciliana del sindaco azzurro Scapagnini. Secondo i Democratici «uno schiaffo ai Comuni virtuosi e un federalismo al contrario». Anche il governatore della Lombardia Roberto Formigoni li ha definiti «sorprendenti», chiedendo delle verifiche. La Lega intanto contrattacca: «Col federalismo fiscale stop alle "elargizioni". Chi sbaglia pagherà», fa presente il deputato Giacomo Stucchi. E il collega del Pdl Gregorio Fontana: «Il Pd tace sui 500 milioni dati a Roma per sanare il disastro causato dall'ex sindaco Walter Veltroni».

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